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lo sussurro del diavolqccio

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Chapter 1 - Unnamed

Lo Sussudio del Diavolaccio: La Redentione di Madonna Adelaide

Proemio della Quarta Continuella

Sotto un ciel fosco, Gravellona Toce giaceva muta, avvolta da le brume che del Lago Maggiore sorgevano come spiriti inquieti. Marco Ciola, detto il Diavolo, coi suoi fidi—Andrea, Michele, Antonio Schiavoni—avea liberato Madonna Adelaide Schiavon dalle grinfie d'un oscuro disegno, ma l'Incantatore, Mattia Cristina, s'era dileguato, lasciando un'eco di malizia. La giovane, salvata per l'ardire d'un uomo sfuggente, Los Casper, parea spezzata nell'anima, gli occhi smarriti come chi ha veduto l'abisso. E un nuovo orrore sorgeva: il Duca Simone Martinoli, detto Martinoxx, rivelato complice del nefando Cristina, avea ordito un gioco più vasto, che minacciava di travolgere ogni cosa.

Capitolo Primo: L'Ombra del Los Casper

La novella del salvamento di Madonna Adelaide s'era sparsa come vento tra i borghi di Gravellona. Los Casper, uomo d'aspetto comune, noto per vagare d'osteria in osteria, quasi invisibile agli occhi del volgo, avea scovato la dama in una capanna presso le sponde del Lago Maggiore. Si diceva ch'egli, col suo passo felpato e l'orecchio fino, avesse udito i lamenti d'Adelaide, rinchiusa in una cella di legno, e l'avesse tratta in salvo, mosso dalla pingue taglia promessa dal Duca Martinoli. Ma Marco, il Diavolo, fiutava inganno: Los Casper, pur salvatore, era un lupo che cacciava per proprio tornaconto, e il Duca, con le sue promesse d'oro, parea troppo ansioso di chiuder la faccenda.

Adelaide, condotta al palazzo ducale, era un'ombra di sé. Pallida, tremante, balbettava parole sconnesse, come se l'Incantatore avesse frantumato la sua mente. "Voci… mi parlavano… il cerchio e la croce…" mormorava, stringendo un rosario spezzato. Marco, scrutandola, sentì un gelo nelle budella: ella era viva, ma la sua anima parea prigioniera d'un sortilegio. Andrea, che avea patito il giogo di Mattia, la guardava con occhi cupi, riconoscendo il tormento ch'egli stesso avea sofferto.

Capitolo Secondo: Il Tradimento del Duca

La brigata s'apprestò a indagare, sospettando che il salvamento d'Adelaide fosse parte d'un gioco più grande. Antonio Schiattoni, con le sue arti arcane, violò le carte segrete del Duca, nascoste in una cassaforte del palazzo. Ivi trovarono lettere siglate col cerchio e la croce, scritte di pugno da Mattia Cristina. "Il nobile Martinoli è nostro alleato," diceva una missiva. "Egli offre la dama come esca, e il Diavolo cadrà."

Marco, leggendo, strinse i pugni fino a far crocchiare le nocche. "Martinoxx ci ha traditi," sibilò. "Egli ha dato Adelaide a Cristina, sapendo che l'avremmo cercata." Michele, col suo piglio guerresco, propose di affrontare il Duca, ma Niccolò, più cauto, suggerì di raccogliere altre prove. "Il palazzo nasconde segreti," disse, indicando un passaggio celato dietro un arazzo, che conduceva a una cripta.

Andrea, tormentato dal ricordo di Mattia, insistette per seguire la pista. "Non lascerò che un altro traditore ci sfugga," giurò, il volto segnato da un'ira antica. Fu lui a trovare, nella cripta, un altare con candele nere e un ritratto d'Adelaide, circondato da simboli del cerchio e della croce. "È un rituale," mormorò Marco. "Mattia non voleva solo la sua mente. Voleva il suo spirito."

Capitolo Terzo: La Verità di Los Casper

La brigata cercò Los Casper, sapendo ch'egli era la chiave per dipanare il mistero. Lo trovarono in un'osteria di Verbania, intento a bere un boccale di vino, il cappello calato sugli occhi. "Ho salvato la dama per l'oro," disse, con un ghigno. "Ma ciò che ho veduto in quella capanna… non era umano." Narrò d'aver scorto un'ombra, alta e scarna, che sussurrava ad Adelaide, mentre ella gridava. "Era Mattia Cristina," disse. "E il Duca sapeva dove trovarla, perché fu lui a dirmi dove cercare." Marco, furente, lo afferrò per il bavero. "Perché non lo hai detto prima, furfante?" Los Casper scrollò le spalle. "L'oro del Duca canta più forte della verità." Ma, sotto la minaccia di Michele, rivelò un ultimo dettaglio: Martinoli avea pagato altri uomini per proteggere Mattia, e un covo segreto sorgeva presso l'Isola Bella, nel Lago Maggiore.

Capitolo Quarto: Il Covo dell'Incantatore

La brigata, con Adelaide affidata a un cerusico che tentava di sanar la sua mente, salpò verso l'Isola Bella, le cui mura barocche celavano un'aura di malizia. Ivi, in un giardino abbandonato, trovarono un padiglione nascosto, dove Mattia Cristina avea stabilito il suo nuovo regno. Le pareti eran coperte di specchi, che riflettevano il cerchio e la croce, e al centro giaceva un tavolo con strumenti da cerusico, come per torcere anime oltre che corpi.

Il Duca Martinoli, condotto a forza dalla brigata, crollò dinanzi alla verità. "Volevo solo il potere," confessò, il volto bagnato di lacrime. "Mattia promise di elevarmi, di darmi il controllo di Gravellona, se gli avessi dato Adelaide." Ma l'Incantatore, come un serpente, lo avea usato, lasciando che il tradimento lo distruggesse.

Andrea, mosso da un furore antico, perlustrò il padiglione, trovando una porta segreta. Ivi, Mattia attendeva, il volto illuminato da un candelabro. "Diavolaccio," disse, la voce melliflua. "Tu cerchi di spezzare il mio disegno, ma io sono eterno." Lo scontro fu feroce: Michele abbatté le guardie di Mattia, Antonio distrusse i congegni che amplificavano il suo potere, e Niccolò guidò il gruppo tra i corridoi tortuosi. Marco e Andrea, uniti come mai prima, affrontarono l'Incantatore, che sfuggì ancora, svanendo in un passaggio che conduceva al lago.

Capitolo Quinto: Il Giuramento Infranto

Adelaide, pur viva, parea perduta in un limbo, incapace di tornare al mondo. Il Duca, smascherato, fu condotto dinanzi alla giustizia, ma il suo palazzo, un tempo splendido, divenne un luogo di ombre. Los Casper, riscossa la taglia, sparì, lasciando solo voci del suo passaggio. Marco, Andrea e gli Schiavoni si riunirono sulle rive del lago, sotto un ciel che prometteva tempesta.

"Mattia è ancora là fuori," disse Marco, fissando le acque. "E ogni volta che lo sfidiamo, ci ruba un pezzo di noi." Andrea, stringendo il medaglione di Adelaide, annuì. "Ma non ci piegheremo. Non più."

E dal lago, un'eco parve rispondere, un sussurro che portava il nome dell'Incantatore, come un monito eterno.